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Quale formato file scegliere per la stampa?
Capire quale formato file usare per la stampa è importante perché da questo punto puoi iniziare una buona impostazione del lavoro da svolgere. Un lavoro che in parte riguarda il tipo di stampante che hai deciso di utilizzare. Sappiamo che i modelli con toner sono perfetti per i testi. Mentre quelli con cartucce che usano la tecnologia inkjet lavorano bene su stampe a colori, magari su foto.
Però i dettagli per stampare sono tanti. Bisogna impaginare in modo adeguato, scegliere la carta giusta e puntare sul formato file perfetto in base al tipo di contenuto. Vogliamo approfondire questo punto? Ecco come preparare foto, documenti testuali e altre soluzioni utili per il tuo lavoro.
Tutto dipende da cosa devi stampare
In primo luogo iniziamo da questo passaggio: non esiste un formato di stampa ideale, dipende da cosa devi portare a termine. Per stampare una foto può andar bene un tipo di file, per un documento testuale ci sono altre soluzioni. Nella maggior parte dei casi è sufficiente avere un elemento Word.O magari un JPEG. Basta questo per procedere con una stampa, supportati da inchiostro e toner di qualità. Prima però scopriamo quali sono i migliori formati stampa per alcune tipologie di contenuti.
Quali sono i migliori file per stampare
Possiamo iniziare da un punto chiaro: se devi stampare foto di alta qualità conviene puntare su TIFF che è il formato specifico per gli scatti fotografici professionali che devono restituire massima qualità.
Chiaro, stiamo parlando di un formato lossless e nella maggior parte dei casi l’occhio non riesce a individuare reali differenze tra un TIFF e un JPEG. Che invece è lossy, con perdita di informazioni.
Ma è chiaro che se cerchiamo una stampa di massima qualità guardavo verso il file più pesante e con una base superiore. E per il resto? Cosa dobbiamo preferire? Ecco qualche soluzione utile.
Meglio formato raster o vettoriale per la grafica?
La prima grande differenza la dobbiamo fare in questo caso. Ci sono file che vanno stampati in formato raster o bitmap, vale a dire immagini composte da pixel. Ovvero dei punti che restituiscono l’immagine finale. Hanno delle caratteristiche chiare: risoluzione e dimensione non possono essere alterate. Nel momento in cui si alterano queste misure si rischia di avere un prodotto sgranato.
Quali sono i tipi di file che rientrano in questa grande famiglia dei formati raster? Parliamo di JPG, PNG, GIF e TIFF. All’interno di queste soluzioni dobbiamo chiarire che le foto dovrebbero essere salvate e stampate in JPG mentre le grafiche e i disegni funzionano bene con il formato PNG.
Ma perché usare questa soluzione se rischia di sgranare? Semplice, hai maggior precisione nei dettagli: avendo la possibilità di comporre l’immagine con milioni di punti puoi stampare contenuti molto dettagliati ad alta definizione. Ma solo se rimangono nelle giuste dimensioni.
Il vettoriale, invece, è un formato di grafica su base algoritmica che gestisce linee e forme. Puoi notare la differenza concettuale tra questi formati nella grafica in alto (fonte WikiPedia).
Nei contenuti vettoriali la grandezza del contenuto non influenza la risoluzione ed è per questo che, nella maggior parte dei casi, si utilizza per realizzare elementi grafici come il logo. Ovvero un prodotto che deve essere adattato e stampato in formati differenti, su un biglietto da visita o su un manifesto.
Cosa usare per stampare testi: PDF o Word?
In questo caso abbiamo due grandi scuole di pensiero quando ci chiediamo quale formato usare per la stampa di un file testuale. Conviene utilizzare un PDF come quello che vedi in basso (fonte immagine), un file di tipo Word con estensione .docx o Pages che salva con l’omonimo formato?
Diciamo che la differenza non è sostanziale se in un preciso momento devi stampare al volo un documento ma se vuoi un risultato ben strutturato devi salvare e procedere in PDF. Perché questo formato è pensato proprio per un motivo specifico: permettere una stampa universale.
“I file PDF sono indipendenti dal dispositivo, quindi possono essere stampati su una stampante ad aghi, a getto d'inchiostro, laser o microfilm. Per l'ottimizzazione della stampa, durante la creazione del file PDF vengono impostate le opzioni appropriate”.
Uno dei benefici di questa soluzione: puoi ottenere ottimi risultati se il file di testo che vuoi stampare è composto anche da immagini a colori. Assicurati solo che i visual siano in CMYK (quadricromia). Questo supporto accetta immagini vettoriali e dà ottimi risultati se inserisci visual di alta qualità.
Qual è il miglior formato di stampa?
Tiriamo le somme: per i testi puoi puntare sul Portable Document Format, il PDF, che soprattutto con i documenti arricchiti da immagini di qualità può dare buone prestazioni. Per le foto conviene usare JPEG, puntando ai TIFF per la massima qualità, e per le grafiche va bene il PNG.
Mentre per elementi che vengono ingranditi bisogna puntare su grafica vettoriale con estensione SVG. Ovviamente questo è solo un esempio perché ci sono anche altri formati utili.
Per approfondire: