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CARTA PER BANCONOTE: SCOPRIAMO COME SI STAMPANO I SOLDI.
Le utilizziamo tutti i giorni, per la spesa o per il pagamento dei servizi: ma ci siamo mai chiesti qual è il materiale delle banconote? Perché anche le banconote vengono stampate, ovviamente utilizzando tecniche e materiali particolari e con processi molto diversi rispetto a quelli che utilizziamo nella stampa quotidiana.
Le banconote, che rientrano nella definizione di moneta, sono il più diffuso mezzo di pagamento, che nei secoli è andato a sostituire il baratto e misura il valore di un oggetto oppure di un servizio prestato e rappresenta anche un mezzo di risparmio. Ma quali caratteristiche ha la carta per banconote?
LA STAMPA DEI “SOLDI”: IL MATERIALE DELLE BANCONOTE.
Le banconote nascono per circolare fra le persone, quindi devono essere stampate su una carta particolarmente resistente all’usura e all’utilizzo. Inoltre, le banconote rappresentano un valore, quindi non devono essere replicabili troppo facilmente.
Per ovviare a questa necessità la carta utilizzata per le banconote è di altissima qualità e in fibre di cotone, per garantirne la resistenza, oltreché per distinguerla da eventuali tentativi di falsificazione.
Un ulteriore elemento che determina la particolarità del materiale delle banconote è la presenza della filigrana: si tratta di un’immagine che può essere vista in trasparenza sulla banconota e che viene incorporata nella carta durante la sua fabbricazione grazie a particolari tecniche, risultando molto difficile da riprodurre.
Anche l’inchiostro ha il suo “peso” nella stampa delle banconote: vengono infatti utilizzati inchiostri Uv e IR, che hanno delle particolari caratteristiche. Alcuni di questi inchiostri diventano visibili solo se esposti a raggi infrarossi o ultravioletti, permettendo di rendere visibili anche solo alcuni elementi della banconota. Negli euro, per esempio, il numero in verde che identifica il valore della banconota è stampato con un inchiostro OVI: quindi se la banconota viene inclinata cambia colore e riflesso.
CARTA PER BANCONOTE: LE TECNICHE DI STAMPA
Oltre a un particolare materiale, la stampa delle banconote è caratterizzata anche dall’utilizzo di tecnologie particolari, che, combinate fra loro, garantiscono la difficile replicabilità delle banconote stesse.
In particolare vengono utilizzate:
- stampa calcografica: per avere delle colorazioni diverse e soprattutto degli spessori diversi che si possono captare toccando la banconota;
- stampa offset: per stampare entrambi i lati del foglio, con tonalità e sfumature variabili;
- stampa tipografica: che sfrutta degli inchiostri particolari per incidere il numero di serie in diversi spazi, rendendo la banconota univoca;
- stampa di ologrammi: altro importante sistema di sicurezza, gli ologrammi sono composti da film plastici e vengono “stampati “sulla banconota con un sistema a caldo, che ne garantisce l’adesione alla stessa.
Un procedimento complesso e soprattutto costoso, effettuato con macchinari di alta tecnologia: sono poco più che una decina le officine grafiche che in tutta Europa hanno l’autorizzazione a stampare banconote da distribuire alle banche dei vari stati. Sedi diverse in cui una complessa procedura e i continui controlli garantiscono una piena uniformità delle banconote stampate.
Ovviamente il reale funzionamento di questi processi rappresenta un segreto custodito con molta attenzione: le banconote sono le eredi delle antiche monete pregiate e per questo le più moderne tecnologie di stampa sono messe in campo per mettere in grande difficoltà eventuali falsari.